Filippo Turetta, la difesa cambia strategia: la clamorosa svolta dopo l'omicidio di Giulia
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Filippo Turetta, la difesa cambia strategia: la clamorosa svolta dopo l’omicidio di Giulia

Giulia Cecchettin murales

Arriva l’importante novità sul caso dell’omicidio di Giulia Cecchettin ed in particolare sulla strategia di difesa di Filippo Turetta.

L’analisi dell’auto di Filippo Turetta dovrebbe aiutare le forze dell’ordine a fare chiarezza sull’omicidio di Giulia Cecchettin ad opera del suo ex fidanzato. Ma è proprio sul giovane che si concentrano ora le attenzioni in merito a quello che sarà il suo destino in carcere. In modo particolare sulla strategia difensiva con gli avvocati che potrebbero cambiare approccio nel caso.

Giulia Cecchettin murales
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Filippo Turetta, cambia la strategia della difesa

Secondo quanto si apprende dalle ultime informazioni riportate da Il Messaggero, potrebbe esserci una svolta importante nella strategia di difesa dei legali di Filippo Turetta nel processo per l’omicidio di Giulia Cecchettin.

Infatti, dalle ultime notizie, pare che si stia parlando con maggiore insistenza di preordinazione e non più di premeditazione. Sarebbe questa la mossa che potrebbe consentire al ragazzo di evitare l’ergastolo.

In base all’art. 577, comma 1, n. 3, del codice penale, infatti, è prevista la massima pena se l’omicidio volontario è eseguito con premeditazione, ma non nel caso persista la “preordinazione”.

Ma di cosa si tratta? La preordinazione prevede un omicidio con la preparazione dei mezzi minimi necessari all’esecuzione. Un atteggiamento che deve avvenire immediatamente prima del delitto, senza quindi una completa volontà dell’autore del crimine.

La situazione del killer

Nel caso specifico dell’omicidio di Giulia Cecchettin, e quindi per il caso di Turetta, ci sarebbe un dettaglio in suo favore. Il ragazzo, prima di incontrare Giulia, aveva con sé del nastro adesivo e un coltello cosa che potrebbe non bastare per la premeditazione.

In tal senso, appunto, per la premeditazione, in base alla sentenza 37825 della Cassazione Penale nel 2022 occorre che ci sia un persistente pensiero omicida per un determinato e ampio lasso di tempo.

Ad ogni modo, se non ci sarà la premeditazione, ci sarà potrebbe essere sempre l’aggravante della crudeltà che potrebbe trovare applicazione.

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ultimo aggiornamento: 23 Gennaio 2024 18:53

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